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Chiusura a Ferragosto
Si informa che gli uffici della Cgil/Agb, del Patronato Inca e del Caaf resteranno chiusi per ferie da lunedì 11 agosto a venerdì 15 agosto.
Per urgenze di carattere fiscale è possibile contattare il seguente indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Cgil lancia la campagna “I diritti non si appaltano”
La Cgil ha lanciato “I diritti non si appaltano”: una campagna nazionale di comunicazione, per il lavoro dignitoso, contro lo sfruttamento e i falsi appalti.
Per l’occasione la redazione di Collettiva ha realizzato un longform, che oltre a contenere i materiali della campagna di comunicazione, racconta, con l’ausilio di dati, video, podcast e articoli, diverse storie, denunce e buone pratiche sul mondo degli appalti.
L’iniziativa si rivolge a diversi milioni di lavoratrici e lavoratori, in particolare ad una parte dei circa 3 mln di persone che secondo l’Istat svolgono lavori in modo irregolare e ad una parte degli oltre 5,7 mln di dipendenti e lavoratori autonomi che sono classificati a basso reddito, spesso impiegati proprio nella catena degli appalti e subappalti.
Tra gli obiettivi: contrastare lo sfruttamento, il lavoro nero e gli appalti irregolari, bloccare l’abuso di appalti e subappalti, impedire il dumping contrattuale e la concorrenza sleale, spesso causa di infortuni e morti sul lavoro.
L’approfondimento giornalistico racconta di importanti risultati ottenuti, nei settori pubblici e privati, grazie alla contrattazione d’anticipo e alla sottoscrizione di protocolli e accordi. È il caso del protocollo sugli appalti per il Giubileo di Roma 2025, delle esperienze Italpizza, Giuliani Arredamenti, Mondo Convenienza, Esselunga, il distretto della pelletteria di Firenze, Cremonini, solo per citarne alcuni.
Inoltre, gli appalti, come dimostrano inchieste e processi, sono terreno di conquista e affari per la criminalità organizzata e le mafie, e a pagarne le conseguenze sono proprio i lavoratori. La Cgil, con un’operazione di monitoraggio, ha seguito 37 processi nei quali si è costituita parte civile, ed è evidente come negli appalti il meccanismo di infiltrazione sia quasi sempre presente.
“Con la campagna ‘I diritti non si appaltano’ vogliamo aprire - afferma la Cgil - una nuova stagione di vertenze collettive e individuali, ma anche di contrattazione preventiva e modelli organizzativi virtuosi, capaci di bloccare sul nascere le pratiche distorsive e promuovere uno sviluppo economico equo, inclusivo e sostenibile”.
Ecco il link:
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/campagna-appalti-i-diritti-non-si-appaltano-izdt0wgd
Metalmeccanici, sciopero di otto ore
Dal corteo di Trento una sola voce: difendere la dignità del lavoro e i salari delle lavoratrici e dei lavoratori
Oggi otto ore di sciopero, proclamato a livello nazionale da Fiom Fim e Uilm, con corteo regionale a Trento per chiedere il rinnovo del contratto collettivo metalmeccanici.
I Segretari altoatesini Marco Bernardoni (Fiom), Riccardo Conte (Fim) e Giuseppe Pelella (Uilm) segnalano una alta adesione allo sciopero con punte fino all’80-90% in alcune aziende significative come Acciaierie Valbruna e Aluminium Bozen a Bolzano nonché Gkn Driveline, Comer e Gkn Sinter Metals in Val Pusteria.
Con oggi sono quaranta le ore di sciopero indette da Fiom, Fim e Uilm per rispondere alla chiusura totale che Federmeccanica-Assistal continua ad opporre alle richieste di lavoratori e sindacati, dimostrando di non voler riaprire la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Un blocco che ricade anche sulla trattativa per il rinnovo contratto nazionale delle piccole e medie aziende associate ad Unionmeccanica-Confapi.
Il contratto nazionale non deve essere svuotato, per Fiom, Fim e Uilm il contratto rappresenta invece la risposta fondamentale per contrastare la crisi, dare stabilità e rilanciare il sistema industriale del Paese. Sindacati e lavoratori pretendono un rinnovo contrattuale che garantisca aumenti certi del valore dei salari, riduzione del precariato e investimenti sulla prevenzione degli infortuni, nonché che si inizi a ragionare concretamente di riduzione dell’orario di lavoro.
La piattaforma unitaria chiede un aumento in busta paga di 280 euro mensili; la riduzione del ricorso a forme di contratto precario in favore dei contratti a tempo indeterminato e di apprendistato; la riduzione progressiva della settimana lavorativa a 35 ore a parità di salario; maggiori investimenti su salute e sicurezza e sulla formazione permanente; la riduzione delle esternalizzazioni e degli appalti; contrasto alla disparità di genere e agevolazioni per la conciliazione lavoro-famiglia.
Alla manifestazione regionale di oggi hanno partecipato presenti anche Maurizio Oreggia della Fiom nazionale e Marco Giglio della Fim nazionale.
Gli addetti al settore metalmeccanico in provincia di Bolzano sono circa 18.000.
Siglata l’ipotesi di accordo per il contratto servizi di pulizia, integrati e multiservizi
Nei giorni scorsi, al termine di un negoziato complesso, Filcams, Fisascat e Uiltrasporti hanno sottoscritto con Legacoop, Confcooperative, Agci e Unionservizi l’accordo di rinnovo per il contratto per il personale dipendente da imprese esercenti Servizi di Pulizia e Servizi integrati/Multiservizi. Anip Confindustria non ha partecipato all’incontro e non ha sottoscritto l’ipotesi di accordo. La mancata firma di Anip riveste una particolare importanza per la provincia di Bolzano considerato che una delle aziende maggiormente presente negli appalti sul territorio è Markas, e l’auspicio è che trattandosi di una delle maggiori aziende nel contesto nazionale possa spingere Anip a rivedere la sua posizione soprattutto al fine di non pregiudicare la situazione dei propri dipendenti rispetto ai miglioramenti previsti dal rinnovo contrattuale.
Le associazioni datoriali firmatarie dell’ipotesi di rinnovo rappresentano il 70% delle imprese del settore. L’ipotesi di accordo interessa in provincia di Bolzano circa 6 mila lavoratrici e lavoratori, interviene su alcuni capitoli normativi prevedendo per la prima volta il consolidamento automatico delle ore supplementari, l’aumento dell’orario minimo settimanale, una commissione per la riduzione della sfera di applicazione, l’integrazione dei congedi per le donne vittime di violenza e raggiunge un importante risultato sulla parte salariale, con il pieno recupero dell’inflazione 2021-2024, pari per un secondo livello a 215 euro lordi e corrispondente ad una massa salariale di 5.705 euro.