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Presidio in sostegno alla Global Sumud Flotilla sabato 6 settembre a Bolzano
Anche la Cgil/Agb sostiene l’iniziativa umanitaria e non violenta promossa dalla Global Sumud Flotilla e, insieme ad Anpi ed Arci, invita a scendere in piazza Mazzini a Bolzano, sabato 6 settembre a partire dalle ore 10, per chiedere che si fermi la barbarie in corso a Gaza.
Con la manifestazione si chiede al governo italiano di schierarsi dalla parte della pace, della giustizia e del diritto internazionale. Gli organizzatori invitano lavoratrici e lavoratori, giornaliste e giornalisti, pensionate e pensionati, studentesse e studenti, il mondo associativo, artistico, intellettuale, ad unirsi alla mobilitazione.
Non si può rimanere in silenzio dopo la decisione del governo israeliano di proseguire l’assedio della striscia di Gaza con un’ulteriore escalation militare che prevede lo sfollamento della popolazione palestinese in campi profughi privi di sicurezza, di cibo, di acqua e di assistenza sanitaria, per poi rioccupare quel territorio trasferendo la popolazione.
Per queste ragioni, gli organizzatori sostengono l’iniziativa umanitaria e nonviolenta promossa dalla Global Sumud Flotilla, partita dal basso, mobilitando singole persone di ogni parte del mondo per rompere l’embargo e l’isolamento della popolazione palestinese di Gaza, assediata ed affamata.
Si ricorda inoltre che prosegue la raccolta fondi di solidarietà della Cgil grazie a cui, già nei mesi immediatamente successivi all’attacco israeliano sono stati inviati due container, contenenti beni di prima necessità, ed è stata finanziata la produzione di “confezioni famiglia” di verdure prodotte a Gaza da associazioni di donne palestinesi e distribuite nel campo profughi Al Amal Al Taawony, allestito nel territorio di Gaza City. Sempre grazie al fondo, nei prossimi giorni, si procederà all’acquisto e alla distribuzione di “pacchi famiglia” e pasti caldi per circa 1000 nuclei familiari grazie alla collaborazione con l’Associazione delle ONG Italiane ed il CISS di Palermo.
Raccolta fondi Cgil per Gaza:
intestato a: Cgil – Confederazione Generale Italiana del Lavoro
Iban: IT42S0103003201000002774730
causale: Aiuti umanitari Gaza.
Chiusura a Ferragosto
Si informa che gli uffici della Cgil/Agb, del Patronato Inca e del Caaf resteranno chiusi per ferie da lunedì 11 agosto a venerdì 15 agosto.
Per urgenze di carattere fiscale è possibile contattare il seguente indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Cgil lancia la campagna “I diritti non si appaltano”
La Cgil ha lanciato “I diritti non si appaltano”: una campagna nazionale di comunicazione, per il lavoro dignitoso, contro lo sfruttamento e i falsi appalti.
Per l’occasione la redazione di Collettiva ha realizzato un longform, che oltre a contenere i materiali della campagna di comunicazione, racconta, con l’ausilio di dati, video, podcast e articoli, diverse storie, denunce e buone pratiche sul mondo degli appalti.
L’iniziativa si rivolge a diversi milioni di lavoratrici e lavoratori, in particolare ad una parte dei circa 3 mln di persone che secondo l’Istat svolgono lavori in modo irregolare e ad una parte degli oltre 5,7 mln di dipendenti e lavoratori autonomi che sono classificati a basso reddito, spesso impiegati proprio nella catena degli appalti e subappalti.
Tra gli obiettivi: contrastare lo sfruttamento, il lavoro nero e gli appalti irregolari, bloccare l’abuso di appalti e subappalti, impedire il dumping contrattuale e la concorrenza sleale, spesso causa di infortuni e morti sul lavoro.
L’approfondimento giornalistico racconta di importanti risultati ottenuti, nei settori pubblici e privati, grazie alla contrattazione d’anticipo e alla sottoscrizione di protocolli e accordi. È il caso del protocollo sugli appalti per il Giubileo di Roma 2025, delle esperienze Italpizza, Giuliani Arredamenti, Mondo Convenienza, Esselunga, il distretto della pelletteria di Firenze, Cremonini, solo per citarne alcuni.
Inoltre, gli appalti, come dimostrano inchieste e processi, sono terreno di conquista e affari per la criminalità organizzata e le mafie, e a pagarne le conseguenze sono proprio i lavoratori. La Cgil, con un’operazione di monitoraggio, ha seguito 37 processi nei quali si è costituita parte civile, ed è evidente come negli appalti il meccanismo di infiltrazione sia quasi sempre presente.
“Con la campagna ‘I diritti non si appaltano’ vogliamo aprire - afferma la Cgil - una nuova stagione di vertenze collettive e individuali, ma anche di contrattazione preventiva e modelli organizzativi virtuosi, capaci di bloccare sul nascere le pratiche distorsive e promuovere uno sviluppo economico equo, inclusivo e sostenibile”.
Ecco il link:
https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/campagna-appalti-i-diritti-non-si-appaltano-izdt0wgd
Metalmeccanici, sciopero di otto ore
Dal corteo di Trento una sola voce: difendere la dignità del lavoro e i salari delle lavoratrici e dei lavoratori
Oggi otto ore di sciopero, proclamato a livello nazionale da Fiom Fim e Uilm, con corteo regionale a Trento per chiedere il rinnovo del contratto collettivo metalmeccanici.
I Segretari altoatesini Marco Bernardoni (Fiom), Riccardo Conte (Fim) e Giuseppe Pelella (Uilm) segnalano una alta adesione allo sciopero con punte fino all’80-90% in alcune aziende significative come Acciaierie Valbruna e Aluminium Bozen a Bolzano nonché Gkn Driveline, Comer e Gkn Sinter Metals in Val Pusteria.
Con oggi sono quaranta le ore di sciopero indette da Fiom, Fim e Uilm per rispondere alla chiusura totale che Federmeccanica-Assistal continua ad opporre alle richieste di lavoratori e sindacati, dimostrando di non voler riaprire la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.
Un blocco che ricade anche sulla trattativa per il rinnovo contratto nazionale delle piccole e medie aziende associate ad Unionmeccanica-Confapi.
Il contratto nazionale non deve essere svuotato, per Fiom, Fim e Uilm il contratto rappresenta invece la risposta fondamentale per contrastare la crisi, dare stabilità e rilanciare il sistema industriale del Paese. Sindacati e lavoratori pretendono un rinnovo contrattuale che garantisca aumenti certi del valore dei salari, riduzione del precariato e investimenti sulla prevenzione degli infortuni, nonché che si inizi a ragionare concretamente di riduzione dell’orario di lavoro.
La piattaforma unitaria chiede un aumento in busta paga di 280 euro mensili; la riduzione del ricorso a forme di contratto precario in favore dei contratti a tempo indeterminato e di apprendistato; la riduzione progressiva della settimana lavorativa a 35 ore a parità di salario; maggiori investimenti su salute e sicurezza e sulla formazione permanente; la riduzione delle esternalizzazioni e degli appalti; contrasto alla disparità di genere e agevolazioni per la conciliazione lavoro-famiglia.
Alla manifestazione regionale di oggi hanno partecipato presenti anche Maurizio Oreggia della Fiom nazionale e Marco Giglio della Fim nazionale.
Gli addetti al settore metalmeccanico in provincia di Bolzano sono circa 18.000.