Fp/Öd preoccupata per la possibile chiusura della Corte dei Conti di Bolzano
La Funzione Pubblica della Cgil/Agb in una lettera mandata al presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher ha espresso profonda preoccupazione per le misure contenute nel disegno di legge Foti, in particolare per la possibile chiusura della sede della Corte dei Conti di Bolzano e l’ipotesi di trasferimento del personale a Venezia.
Secondo la categoria, “dal punto di vista dell’autonomia speciale di cui gode la Provincia di Bolzano è impensabile che la sede di Venezia sia in grado di garantire l’uso della madrelingua nelle pratiche e le conseguenti traduzioni”.
La creazione delle sedi territoriali ha portato ad “un positivo avvicinamento dell’ente alla cittadinanza”. “Sembra – prosegue la lettera – paradossale che un Governo che sostiene di promuovere l’autonomia intraprenda un’azione che va nella direzione opposta, centralizzando un ente già presente in modo capillare sul territorio”.
Inoltre sarebbero deleterie le conseguenze sulle lavoratrici e sui lavoratori e le loro famiglie: “Il personale di ruolo della Corte sarebbe costretto a scegliere se trasferirsi a Venezia o chiedere la mobilità ad altri enti dello Stato in provincia, mentre il personale in comando alla Corte dovrebbe tornare alle amministrazioni di provenienza, rendendo inutili tutte le competenze già acquisite sul piano professionale”, si legge ancora.
Con l’avvicinarsi del 28 gennaio, giorno in cui la proposta di Legge Foti verrà discussa in Parlamento, aumenta la preoccupazione tra i dipendenti della Corte. La categoria chiede una “chiara presa di posizione del presidente della Provincia contro la chiusura della sede di Bolzano della Corte dei Conti e fa appello ai parlamentari altoatesini di votare contro l’emendamento in questione”. La Funzione Pubblica ha chiesto quindi un appuntamento per discutere le azioni da intraprendere.