Parte in Alto Adige la campagna referendaria
La Cgil/Agb inizia una campagna capillare per i referendum sui temi del lavoro, ammessi dalla Consulta, che coinvolgerà iscritte ed iscritti, lavoratrici e pensionati, ma anche tutta la cittadinanza con assemblee e iniziative pubbliche.
“I referendum sul lavoro – spiega la segretaria Cristina Masera – si faranno insieme al referendum sulla riduzione dei tempi per la cittadinanza agli extracomunitari e quindi si apre una grande mobilitazione perché le persone vadano a votare e votino sì. Partecipare al voto, oltre che un diritto fondamentale delle cittadine e dei cittadini, mette al centro le persone che partecipando possono veramente cambiare le cose. Per questo motivo il primo vero obbiettivo da raggiungere è che le persone a votare ci vadano”.
Il sindacato ricorda che i cittadini e le cittadine italiane saranno chiamati alle urne in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno 2025, per esprimersi sui quattro quesiti lavoristici che cercano di diminuire la precarietà, migliorare la sicurezza sul lavoro reagire ai licenziamenti ingiusti e su quello sulla cittadinanza.
Nel primo quesito ammesso si chiede l’abrogazione della disciplina sui licenziamenti del contratto a tutele crescenti del Jobs Act. “Qui si vogliono cancellare le norme sui licenziamenti, che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziato in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015”, spiega Masera.
Il secondo quesito riguarda la cancellazione del tetto all'indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese. Obiettivo, chiarisce la segretaria della Cgil/Agb, è innalzare le tutele per chi lavora in aziende con meno di quindici dipendenti, cancellando il limite massimo di sei mensilità all'indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato.
Il terzo quesito punta all’eliminazione di alcune norme sull'utilizzo dei contratti a termine in modo da ridurre lo spazio del precariato.
Il quarto quesito riguarda l’esclusione della responsabilità solidale di committente, appaltante e subappaltante negli infortuni sul lavoro. Come afferma Masera, si vogliono quindi eliminare le misure che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante.
Il quinto quesito, promosso da +Europa, è quello sulla cittadinanza e punta al dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza da parte dei maggiorenni.
Il quesito sulla abrogazione della legge Calderoli non verrà sottoposto al voto, visto che non è stato ammesso dalla Consulta, e la legge verrà modificata in Parlamento.