Auser e Spi/Cgil: “Sempre più difficile garantire l’assistenza agli anziani”

“L’aumento delle rette delle case di riposo, deciso recentemente dalla Provincia, metterà in difficoltà molte famiglie, anche se all’interno del tasso di inflazione locale”. Ad affermarlo in una nota congiunta sono l’Auser e il sindacato dei pensionati della Cgil/Agb, che ricordano che la rivalutazione delle pensioni, legata al tasso d’inflazione nazionale, è stata solo dell’0,8% e che lo stesso assegno di cura non è mai stato rivalutato.

“L’assistenza alle persone anziane sarà per il prossimo decennio un tema sempre più rilevante. La città di Bolzano soffre di una carenza strutturale di posti letto nelle strutture delle Rsa e per quelli esistenti manca spesso il personale. Qui si innesta un corto circuito. Posti disponibili, mancanza di personale, famiglie che si trovano costrette ad affidarsi alle cooperative, quando va bene, se non al mercato nero nella ricerca di una badante. Badante che, nella maggior parte dei casi, non è formata per assistere un anziano”, spiega il presidente dell’Auser Maurizio Surian.

A riguardo il segretario dello Spi/Lgr, Alfred Ebner, ricorda il costo superiore ai 300 milioni di euro previsto dallo studio elaborato dalla Libera Università di Bolzano, la scorsa estate, per l’assistenza all’anziano fino al 2035 e la proposta dell’ateneo, per aiutare la Provincia a sostenere tale spesa, di un’assicurazione privata, gestita da Laborfond. “Per quanti aiuti economici la Provincia potrà erogare, gli stessi vanno accompagnati da un innovativo sistema di aiuto alla persona. Servirebbe una formazione obbligatoria per le badanti, senza la quale non possono operare, assieme a un relativo contratto collettivo provinciale del settore. Dobbiamo inoltre investire in progetti di condominio solidale o infermieri di condominio e nelle nuove opportunità derivanti dalla digitalizzazione. Su queste e altre proposte siamo disponibili ad aprire un confronto costruttivo”, conclude Surian.