Mobilitazione dei pensionati altoatesini a Bolzano
Anche i pensionati altoatesini si sono mobilitati per protestare contro la legge di bilancio del governo Meloni con un presidio in piazza Mazzini a Bolzano. Le questioni in gioco sono molteplici: la rivalutazione delle pensioni per recuperare il potere d'acquisto, il sistema fiscale e la sanità.
La protesta si inserisce in una mobilitazione più ampia indetta dalla Cgil nazionale per contrastare le politiche economiche e sociali del Governo. "Protestiamo contro la totale mancanza di attenzione nei nostri confronti da parte del governo", ha detto la segretaria nazionale Spi Carla Mastrantonio presente all'iniziativa.
A sua volta il segretario dello Spi/Lgr Alfred Ebner, ha posto l'attenzione sulla rivalutazione inadeguata delle pensioni: "Attraverso la protesta, abbiamo voluto porre al centro l'emergenza dei pensionati. Lo slogan 'Il potere d’acquisto logora chi non ce l’ha' sottolinea proprio l'importanza di mantenere il potere d'acquisto. In un'epoca caratterizzata da profonde disuguaglianze, i pensionati hanno già pagato un prezzo alto e rischiano di perdere ulteriormente. In Alto Adige la situazione è ancora più critica a causa di un costo della vita elevato, che spinge molti anziani vicino alla soglia di povertà. Per il 2025 dopo tanti annunci si aumentano invece le pensioni minime di tre euro mensili, meno di due caffè al mese. Non siamo più disposti a fungere da 'bancomat' per il Paese".
Per il sindacato dei pensionati un altro nodo cruciale riguarda il sistema sanitario nazionale, a cui non vengono destinate risorse adeguate, costringendo molte famiglie a rivolgersi al settore privato.
Un'ulteriore criticità è costituita dalla questione fiscale. Per la categoria le campagne contro l'evasione e l'elusione fiscale sono insufficienti e i continui condoni avvantaggiano sempre le stesse persone, seguendo logiche corporative e gli interessi della propria base elettorale.
La mobilitazione, oltre ai bisogni degli anziani, ha riguardato anche la legge sulla sicurezza. "Rifiutiamo la volontà di modificare la Costituzione, così come l'attacco al ruolo del lavoro. Insomma, quella dei pensionati è una battaglia per la democrazia e per un cambiamento del modello di sviluppo", così in conclusione il segretario dello Spi/Lgr.