Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro
Masera: “Di lavoro si muore troppo, anche in provincia di Bolzano”
In occasione della giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, promossa dall'Anmil domenica 13 ottobre, la Cgil torna a chiedere con forza misure ad hoc per fermare la strage.
Come ricorda la segretaria generale della Cgil/Agb, Cristina Masera, la Giornata nazionale serve per ricordare chi di lavoro è morto, ma anche per richiamare istituzioni e imprese ad impegnarsi al massimo perché, anche in provincia di Bolzano, si possa invertire la tendenza e si metta fine a quella che ormai da tempo è un’emergenza.
Il Trentino Alto Adige si conferma zona rossa e, infatti, si attesta al secondo posto in Italia per casi di morti sul lavoro, in base alla statistica, aggiornata a luglio 2024, rilevata dall’Osservatorio Vega Engineering. "Quella delle morti bianche è una lunga catena che, purtroppo, non si interrompe. Gli strumenti normativi attuali sono insufficienti. La patente a punti, che doveva essere un deterrente, si sta rivelando uno strumento inadeguato su cui abbiamo espresso il nostro parere negativo. Le norme in materia di sicurezza sul lavoro andrebbero potenziate”, prosegue la segretaria della Cgil altoatesina in una nota.
In riferimento al disegno di legge, attualmente approvato dal Senato, per l’insegnamento del tema della sicurezza sul lavoro nelle scuole, nell’ambito delle ore di educazione civica, Masera esprime tutti i suoi dubbi: “Il provvedimento è insufficiente, già le ore di educazione civica sono poche, come si può pensare di diffondere così la conoscenza della sicurezza? Diciamo le cose come stanno: non si tratta di una vera e propria campagna, ma di un disegno legge a costi zero per le finanze, quindi a investimento zero. È troppo poco, in questo modo non riusciamo a fare passi avanti”, conclude.