Solidarietà: Caaf Cgil NordEst dona un’ambulanza in Senegal
Il Caaf Cgil NordEst, con la società di Bolzano, ha donato un’ambulanza al Comune di Netteboulou in Senegal. L’iniziativa rientra tra le attività di solidarietà in cui si impegna da anni il Caaf NordEst, assieme alle sue 10 società del Veneto, del Friuli Venezia Giulia, del Trentino e dell’Alto Adige.
L’iniziativa in Senegal è stata organizzata in sinergia con l’associazione Trait d’Union di Merano. L’ambulanza è stata acquistata nel novembre del 2023 e inviata in nave in Senegal, dove è giunta a Dakar da pochi giorni. La richiesta è stata avanzata da Diaby Bassamba un operaio senegalese che lavora in Alto Adige da parecchi anni, che ha riscontrato come vi fosse la necessità di un’ambulanza per il trasporto in ospedale delle persone che non possono ricevere assistenza nel distretto sanitario del comune di Netteboulou: “Non di rado si verificano casi di decesso, vista la grande distanza dall’ospedale. Il Comune è composto da una sessantina di villaggi, gli abitanti sono numerosi, circa 500mila e la regione di Tambacounda è fra le più povere del mio paese”.
In rappresentanza del Caaf NordEst l’amministratore delegato del Caaf Cgil/Agb, Marco Pirolo, in presenza di Bassamba, ha consegnato al sindaco di Netteboulou, Issa Signate, le chiavi dell’ambulanza. Presenti all’evento anche il governatore della regione di Tambacounda, Omar Baldé, il prefetto Alioune Badara Mbengue e il capo medico dell'ospedale regionale di Tambacounda e alcuni capi villaggio della regione. Come ribadito in occasione della cerimonia di consegna dell’ambulanza si è trattato di un piccolo atto che, però, salverà tante vite. “Essere solidali – ha detto Pirolo – verso chi ha meno costa poco, visto che quest’ambulanza, come tutte le altre iniziative, è il frutto di una donazione spontanea di quanti hanno fatto il Modello 730 con 50 centesimi, a cui le nostre società hanno aggiunto un pari importo”.
Solidarietà - La solidarietà del Caaf ha permesso in oltre 25 anni una serie di progetti tra cui: ambulatori medici, ospedali, asili, case per le donne, campagne di vaccinazione, corsi di formazione, aiuti per lo sviluppo dell’economia rurale e cisterne per la raccolta dell’acqua piovana. Le prime iniziative sono state realizzate a Mostar in Bosnia, poi in Serbia, Afganistan, Palestina, Argentina, Cuba, India, Uganda, Costa d’Avorio, Mali, Togo ed Etiopia. Ma anche in Italia: a Trento per la mensa dei frati Cappuccini, a Rovigo con l’associazione Nihal, a Padova con il Centro donne, a Vicenza con l’Ipab, all’Aquila, interventi a favore dell’Auser triveneto, in Val Granda e Casada nel Comelico per il risanamento del bosco colpito da Vaia. Le iniziative sono state effettuate dal Caaf, anche in collaborazione con associazioni nazionali e internazionali. La spesa complessiva è stata di oltre 2.600.000 euro, in alcuni casi con il contributo della Provincia di Bolzano, di Trento, di Treviso e della Regione Veneto.