Rinnovo contratti teziario. Delegazione altoatesina a Bologna per assemblea Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs

Rinnovi dei contratti nazionali scaduti per gli oltre 7 milioni di lavoratrici e lavoratori del terziario. La richiesta arriva dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che il 21 luglio chiameranno a raccolta oltre 1.000 delegati da tutta Italia in una assemblea unitaria organizzata a Bologna. Dall’Alto Adige partecipa una delegazione per denunciare l’ormai insostenibile situazione in cui versano le lavoratrici e i lavoratori del settore, attanagliati dalla perdita del potere d’acquisto, situazione particolarmente problematica a livello locale.

Le categorie puntano i fari su come la stagione turistica in Alto Adige “riempia alberghi e strutture ricettive, con le vendite della distribuzione organizzata in crescita, mentre i salari siano di fatto fermi”. L’iniziativa, spiega la segretaria della Filcams/Lhfd, Antonella Costanzo, è rivolta principalmente al terziario, al turismo e ai servizi: “Al momento esistono tavoli di contrattazione fermi o stagnanti. C’è il rischio che non si rinnovino i contratti entro il 2023, in periodi così difficili, non si può tenere ferma la contrattazione che dà ossigeno alle retribuzioni dei lavoratori. I contratti nazionali sono una tutela per aziende e lavoratori”.
Le categorie evidenziano infine come i lavoratori coinvolti siano impiegati in bar e ristoranti, ma anche in punti ristoro nelle autostrade e negli aeroporti, con una significativa presenza femminile (60%) e un consistente numero di contratti part-time (60%). Anche il mondo delle mense, che riunisce tutte le imprese italiane e internazionali che operano in appalto per committenze pubbliche e private, è un comparto a forte connotazione femminile (75%), nel quale prevale il contratto part-time (70%) con poche ore settimanali. Alla predominanza di contratti part-time, quasi sempre involontari, e alla precarietà di quanti nella ristorazione lavorano stagionalmente, si somma la quota di lavoro irregolare: lavoro grigio e nero che erodono ulteriormente la condizione instabile di questi lavoratori. Per tutti questi motivi i sindacati chiedono con forza che i rinnovi contrattuali vengano conclusi al più presto.